Più regolazione permetterà il ritorno della finanza acrobatica
Di Carlo Pelanda (2-4-2008)
I primi commenti, con l’eccezione in Italia di Oscar Giannino e pochi altri, sul progetto Paulson di dare superpoteri regolativi e di polizia finanziaria alla Fed sembrano non aver colto il vero motivo e la rilevanza dell’iniziativa. Per questo c’è una inconsueta varietà di opinioni sulla credibilità dell’annuncio, rilevanza e/o fattibilità del progetto, sua natura moralistica o meno e suo impatto restrittivo sulla libertà del mercato. In realtà il progetto è credibile, di rilievo epocale, non moralistico né liberticida. Anzi.
Il punto è
così semplificabile: il crollo della fiducia finanziaria dovuta alle eccessive
acrobazie impedisce, e rischia di farlo per parecchi anni, anche le operazioni
più normali. Quindi lo scopo del progetto regolativo è quello di salvare la
finanza, in particolare quella derivata, e non di comprimerla. La logica è
chiara e lineare. Se l’autorità monetaria vigila su tutta la platea di istituti
ed operatori che maneggiano capitale, allora la probabilità che un prodotto
finanziario sia minato da difetti genetici sarà minore. In tal senso l’espansione
della regolazione è un fattore di fiducia. Infatti, leggendo tra le righe il
progetto e depurandolo dalle parti che, per necessità politica del momento,
devono dare un po’ di soddisfazione ai moralizzanti, si può ipotizzare che
parecchie misure non siano state suggerite solo dall’autorità monetaria, ma
anche dalle “punte” del mondo finanziario. Ed è ovvio. Lo sprovveduto vede la
regolazione, sia la tema sia la invochi, come limite all’azzardo. Il professionista,
invece, la vede come opportunità di organizzare meglio, passate la battuta,
l’azzardo stesso. Per esempio, senza nuova e credibile regolazione, dopo la
crisi di fiducia del 2007, ancora in atto, è impensabile tentare di mettere sul
mercato una succulenta cartolarizzazione supersintetica, cioè una
megaintegrazione di valori attivi e passivi,
combinata con operazioni a leva. Ma tornerà possibile farla se
Carlo Pelanda